Il presente progetto è nato da analisi e osservazioni effettuate in questi anni rispetto alle persone con disabilità in uscita dalla scuola superiore e che approdano presso i nostri servizi, in particolare SFA, CSE e Progetto Maggese.
Abbiamo individuato una forte criticità ed un salto notevole nel passaggio tra due mondi che difficilmente trovano un punto d’incontro se non nel passaggio formale dovuto e inevitabile. Il nostro tentativo, con il progetto “Verso il futuro e oltre”, è quello di facilitare sia la fase di accesso ai servizi diurni per la disabilità, sia la fase di uscita, nello specifico dallo SFA, che è il servizio con la durata più breve e con una necessità intrinseca di convogliare verso il mondo del lavoro o verso altri servizi.
Entriamo meglio nel dettaglio delle criticità: le persone con disabilità inserite nel mondo della scuola vivono in un ambiente apparentemente normalizzante, con educatori e insegnanti di sostegno che guidano il loro percorso, ma con scarsi contatti con quello che è il mondo dei servizi rivolti alla disabilità. La nostra esperienza ci ha portato a sperimentare che, il passaggio brusco dalla scuola ad un servizio esclusivamente rivolto alla disabilità, fino ad allora sconosciuto anche alle famiglie, ha portato a momenti di profonda crisi, in alcuni casi anche di regressione dovuta alla fatica di accettare il nuovo mondo in cui la persona con disabilità veniva catapultata. Nasce così l’idea di creare un ponte tra scuola e SFA, tra scuola e CSE e tra scuola e altri progetti della cooperativa come il Progetto Maggese per il tempo libero, che aiuti famiglie e persone con disabilità a conoscere le opportunità e i percorsi possibili una volta terminata la scuola.
D’altro canto ci sembra importante guidare chi, avendo già sperimentato gran parte del percorso dello SFA, necessita di un accompagnamento verso il mondo del lavoro o verso altri servizi, con tutto quello che questi cambiamenti di vita comportano.
Ecco di seguito gli obiettivi del progetto:
- Aumentare la consapevolezza di persone con disabilità e famiglie rispetto agli snodi critici e ai passaggi scuola-servizi e servizi-lavoro.
- Sviluppare la capacità di resilienza intesa come abilità di reagire positivamente ad eventi critici della vita, facendo emergere le risorse personali per adattarsi e trovare una collocazione nuova nel momento di un grande cambiamento di vita.
- Sostenere, Integrare e attivare risorse e capacità per affrontare passaggi di vita importanti
- Creare una rete stabile tra scuola e servizi e tra servizi e mondo del lavoro anche attraverso il supporto di Enti come il NIL (Nucleo Integrazione Lavorativa)
- Approfondire le tematiche legate all’autovalutazione, all’analisi delle proprie caratteristiche e all’analisi di realtà rispetto alle opportunità future
- Creare uno scambio proficuo con le scuole, le famiglie e il territorio durante i momenti di giornate aperte dei servizi SFA, CSE e progetto Maggese.
- Rendere efficace la visibilità all’esterno dei servizi attraverso la produzione di un video promozionale e attraverso la revisione in forma graficamente efficace della Carta dei Servizi
Gli attori coinvolti in questo processo sono molteplici e dislocati nel comune di Arese, Rho, Cesate, Saronno:
- Persone disabili inserite nel Servizio di Formazione all’Autonomia “SFA-Ville” della cooperativa Nazaret insieme ai suoi educatori e volontari.
- Persone disabili inserite nel Centro Socio Educativo della cooperativa Nazaret insieme ai suoi educatori e volontari.
- Persone disabili inserite nel Progetto Maggese della cooperativa Nazaret insieme ai suoi educatori e volontari.
- Due istituti scolastici superiori:
- CFP Padre Monti di Saronno
- ICT Olivetti di Rho
- NIL (Nucleo Integrazione Lavorativa), Azienda Speciale Consortile “ComunInsieme”
- Professioniste dell’orientamento Laura Brian e Raffaella Petito
- Psicologa e psicoterapeuta D.ssa Alessandra Armellin
- Psicologa D.ssa Daniela Gori
- Fotografo Giorgio Gori
- La Cartolitografica Btm di Arese
- Volontari dell’Associazione “Amici Nazaret”
Le azioni previste per perseguire gli obiettivi del progetto sono le seguenti:
- Attività in collaborazione due Istituti superiori.
- Si prevede un incontro presso CFP Padre Monti di Saronno e un incontro presso ICT Olivetti di Rho con famiglie e persone con disabilità, della durata di due ore, per far conoscere la realtà della cooperativa Nazaret, i servizi e alcune possibilità esistenti dopo la scuola superiore.
- Si prevedono due giornate aperte presso i servizi SFA e CSE per illustrare a famiglie e studenti le diverse realtà e le loro attività.
- Si prevede un pomeriggio nel quale gli studenti, previa iscrizione, avranno la possibilità di partecipare alle attività dei 5 gruppi del Progetto Maggese per sperimentare la realtà del tempo libero.
- Attività in collaborazione con il NIL Azienda Speciale Consortile “ComunInsieme”
- Si prevede un ciclo di incontri tenuto da due professioniste dell’orientamento, rivolto a persone con disabilità inserite nello SFA per fornire competenze tecniche, valutare le inclinazioni lavorative, dare strumenti pratici e indicazioni per facilitare il percorso di uscita verso il mondo del lavoro.
- Attività svolte da persone disabili dello SFA- Ville Nazaret
- Partecipazione alle giornate aperte dei servizi SFA e CSE e alle attività proposte nella giornata.
- Verrà attivato un ciclo di incontri con la Dott.ssa Alessandra Armellin per le persone disabili dello SFA, allo scopo di indagare i risvolti psicologici del percorso in uscita verso il mondo del lavoro.
- Produzione di un video promozionale dei principali servizi della cooperativa da presentare in sede di incontri con le scuole.
- Attività promozionali
- Rifacimento della Carta dei Servizi della Cooperativa Nazaret in veste grafica rinnovata, da consegnare agli studenti che si incontreranno nelle scuole e che parteciperanno alle giornate aperte.
- Stampa di volantini e cartelloni informativi relativi alle serate presso gli istituti superiori.
Tutti gli attori coinvolti nel presente progetto verranno chiamati ad azioni di verifica, a livello interno e a livello di rete utilizzando soprattutto confronti diretti, i quali permetteranno di ricalibrare gli interventi per dare una continuità e una crescita al progetto anche negli anni futuri.
